Proprio qui nel romanzo Morte in lista d’attesa arrivano entrambi i fratelli rumeni Vasile e Dimitrescu, coinvolti in un traffico illegale di organi. In particolare le immagini dei camionisti che pranzano grazie a dei fornelletti a gas tra i loro camion sono state ispirate da scene a cui Veit Heinichen ha assistito durante il periodo in cui curava una rubrica settimanale su Trieste per il Bayerische Zeitung.
Da qui infatti rimane ancora attivo il porto di Trieste che un tempo invece si trovava nella parte cittadina a ridosso della Stazione Ferroviaria, ora dismesso e che va sotto il nome di Porto Vecchio. Per questo motivo e in contrasto, il cosiddetto Porto Nuovo ora rappresenta il punto di carico scarico delle grandi navi e dei container di rotta soprattutto verso la Turchia.