Con i suoi 67.5 metri, il faro della Vittoria, edificato dall’architetto Arduino Berlam subito dopo la fine della Prima Guerra Mondiale per commemorare coloro che erano caduti in mare, guida con la sua imponenza la navigazione delle navi nel Golfo di Trieste. Ai piedi del faro
Da quassù si gode un vero e proprio panorama mozzafiato in cui con un solo sguardo si può abbracciare tutto il Golfo di Trieste, da Punta Salvore fino a Grado e Lignano. Qui, fino a qualche tempo fa c’era uno dei ristoranti preferiti di Proteo Laurenti, la Trattoria Al Faro di Franco.
“Quando mi sono trasferito a Trieste, in un primo periodo avevo una rubrica per il Badische Zeitung e una delle prime cose che ho fatto è stata salire sul Faro della Vittoria. Le fotografie che trovate nella gallery qui sopra sono gli scatti che ho fatto da lassù, perdonerete la risoluzione da analogico. Ma il panorama da lassù è davvero straordinario” V. Heinichen
Leggi online la storia del Faro della Vittoria
dal libro A ciascuno la sua morte
Tuttavia la rotta presentava un grande vantaggio: il Faro della Vittoria di Trieste è il più luminoso dell’Adriatico settentrionale. Era possibile scorgerlo anche a distanza di trentadue miglia