Ostracismo

Titolo Originale
Scherbengericht

Data di uscita
Settembre 2017, Piper Verlag, Wien

Traduzione italiana
Monica Pesetti

Casa editrice
Edizioni e/o, Roma

Pubblicazione
Maggio 2018


Aristèides Albanese torna a Trieste dopo diciassette anni passati in carcere e per molti ha uno scheletro nell’armadio. Il Greco, infatti, è stato condannato per omicidio dalle dichiarazioni schiaccianti di dodici testimoni che hanno deposto in blocco contro di lui. Ora vuole iniziare una nuova vita aprendo un locale insieme all’amico ed ex compagno di cella, il giovane pakistano Aahrash, vuole voltare finalmente pagina. Ha intenzione di vendicarsi e lo farà a modo suo, sfruttando la sua creatività di cuoco per preparare una gustosa – e indimenticabile – ultima cena. Questa volta potrebbe essere in pericolo anche Proteo Laurenti, che durante il processo ad Aristèides ha commesso un errore e adesso deve fare i conti con la propria coscienza e ricostruire in fretta il legame tra passato e presente, prima che tutti i falsi apostoli facciano una brutta fine. Una nuova indagine del commissario salernitano di nascita e triestino d’adozione. Un romanzo corale, in cui i personaggi si muovono sullo sfondo della città di Umberto Saba, che “ha una scontrosa grazia” e “in ogni parte è viva”, sempre più terra di confine e sempre più protagonista.


"Ostracismo, l’ultimo e molto riuscito romanzo di Veit Heinichen, è una perfetta illustrazione del contrasto fra lo spirito della frontiere e le comunità chiuse."
Giancarlo de Cataldo – La Repubblica
"Un acuta analisi politica, sociologica, economica e di usanze che inserisce sempre nelle sue trame. Un accurata e approfondita analisi. Heinichen si serve di Ostracismo per spiegarci, con consapevole lucidità, quanto sta accadendo all’estremo confine italiano. Quadro che con gli attuali equilibri che si stanno affermando ‘democraticamente’ in Europa, pare purtroppo destinato a peggiorare."
Patrizia Debicke - Milano nera
"Insolito e graffiante."
Leggerealumedicandela.com
"Il passato non fa sconti, e non ammette sospesi. Da leggere."
Fabiana della Valle – Messaggero veneto
"Dal primo giallo ‘Morte in Lista d’attesa’, all’ultimo ‘La giornalaia’, ritroviamo il commissario più famoso di Trieste ormai diventato nonno ma per nulla infiacchito dagli anni. Anzi, stavolta la fitta trama dell’intreccio lo porterà a frugare tra presente e passato, perché come forse mai prima di questo romanzo Heinichen punta sui legami del tempo – antiche relazioni, amori, sorprendenti intrecci parentali – per rappresentare la molteplicità della anime di una Trieste dove nulla avviene mai per caso, e ogni male affonda le sue radici nel passato."
Pietro Spirito - Il Piccolo
"L’autore è specializzato in inchieste scomode, politicamente coraggiose. Il suo stile nordico si abbraccia col noir mediterraneo dei vari Carlotto, Bussi, Emanuèl-Schmitt ecc."
Altrogiornalemarche.it
"Ein raffinierter Roman. Das Buch hat alles, was ein Krimi braucht: viel Blut, schöne Frauen und einen Commissario."
Berliner Morgenpost
"Intrigante è la scrittura che prende immediatamente fino all’ultima pagina."
Marino Freschi - Il Giornale
"Wieder einmal, Heinichen ist immer für Überraschungen gut, beschränkt er sich an einem kritischen Punkt – der nun endlich ins Zentrum des politischen Diskursen gerückten italienischen Flüchtlingskrise – nicht auf einen moralisierenden Kommentar, sondern legt gleich einen ganz anderen Kriminalroman zu diesem höchst dringlichen Thema vor. […] Die abenteuerlichen Recherchen Laurentis und seiner Kolleginnen laden zur Überprüfung des Bildes der Region Alpe-Adria und des Selbstbildes ganz Europas ein. Das politische Thema erhält im Krimi erhöhte Brisanz. Es überrascht nicht, dass Heinichen und sein Proteo Laurenti wieder einmal vorne sind."
Walter Grünzweig – Der Standard
"Malaffari italiani nella Trieste di Veit Heinichen, casa, come sempre, del suo popolare noir mitteleuropeo."
Sette (Corriere della sera)
"Ein stimmiges, stimmungsvolles Buch mit altgewordenen Prostituierten, neuen Betrügereien im Hafen, einer ermordeten Reederin… Im zehnten Roman mit dem Triestiner Ermittler Laurenti leiden korrupte Politiker besonders intensiv."
Peter Pisa - Kurier
"Echte Kriminalliteratur. Heinichen bringt die Geschichte mit den heutigen Zuständen in Verbindung und schafft so einen Durchblick auf die gesellschaftlichen Strukturen. Beste Unterhaltung garantiert."
Stephan Schwammel – Eschborner Stadtmagazin