Danza Macabra

Titolo Originale
Totentanz

Data di uscita
2008 Paul Zsolnay Verlag, Wien

Casa editrice
e/o, Roma

Pubblicazione
Luglio 2008

 

Traduzioni
Spagnolo (La Danza de la Muerte, 2008, Siruela), Francese (La danse de la mort, 2010, Seuil)


Laurenti sapeva che sua moglie era l'unica persona al mondo di cui il meccanico avesse paura. A un certo punto la donna aveva deciso che si era stufata di fare gite in carcere e aveva dato un ultimatum al marito. Il giorno dopo era stato visto con un occhio pesto nei locali sul Carso.

«Cosa ci facevi da Serse?» chiese Laurenti. Stavano mangiando la corvina grigliata. Perché l'artista non si era accorto di nulla? si chiese Laura mentre, titubante, adduceva un pretesto. Udirono trafficare con cautela alla serratura dell'ingresso. Laurenti prese la pistola e aspettò sulla porta del salotto, che poco dopo fu aperta con esitazione. Laurenti la colpì con la gamba e tirò dentro l'intruso puntandogli l'arma alla fronte. Ma lo lasciò subito andare.
«Dai i numeri papà?» urlò Marco pallido in viso.

Era l’anno in cui i tedeschi, per vendicarsi con gli italiani di Trapattoni, rifilarono a Roma un papa “made in Germany”. Un pastore tedesco in cambio dell’Allenatore. Nonostante fosse nervoso, Proteo Laurenti scoppiò a ridere quando sentì alla radio Sua Santità con le scarpe di Prada dichiarare che “la chiesa cattolica non è una minestra riscaldata”. Se non altro la grammatica era corretta.


Le società del benessere producono valanghe di scorie. Che farne? La risposta arriva da un’azienda specializzata nello smaltimento dei rifiuti che conduce i propri affari negli uffici del consolato di un piccolo quanto sconosciuto paese dell’est. Non c’è alcun dubbio: con la spazzatura si guadagna, soprattutto se si è in grado di sfruttare le leggi a proprio vantaggio. Quando però in uno di quegli uffici viene trovata una giovane massacrata di botte, il caso finisce sul tavolo di Laurenti. Nel corso delle indagini il commissario si imbatte in affari criminosi di enorme portata ma non sospetta che il suo nemico giurato, Viktor Drakič, sia tornato in città per perseguire i propri intenti. Drakič però ha un solo desiderio: vendicarsi una volta per tutte uccidendolo.

Veit Heinichen inscena così un’avvincente danza macabra nella quale il suo eroe dovrà lottare per rimanere in vita.

Grazie all’azione incalzante, alle svolte a sorpresa, ai personaggi pieni di brio, ai dialoghi pungenti e a un intreccio come al solito di grande attualità, Danza macabra si annuncia come il miglior romanzo di Veit Heinichen.


"Veit Heinichen ha un fine fiuto quando qualcosa non quadra"
Michael Huber - Kurier
"Chi è capace di leggere l'Europa come una trama criminale ne capisce i suoi costi. Le nuove realtà non possono più essere negate: "Quando di sfilacciano i bordi, presto riguarda anche il centro""
Walter Grünzweig - Der Standard
"Il noir più appassionante e incalzante di Veit Heinichen"
Thomas Meyerhöfer - Bayern2Radio
"Danza Macabra è un poliziesco con tutti i crismi della suspence, ma anche un caleidoscopio triestino in giallo.
Heinichen non lesina sui colpi di scena,ma sempre facendosi apprezzare per l'abilità, oseremmo dire gastronomica, della sua scrittura e per l'ironia con cui descrive la città, i suoi abitanti e persino lo svolgersi delle indagini, in cui può capitare che un arma del delitto possa essere alquanto originale"
Alessandro Mezzena Lona - Il Piccolo
"Entre ce lieu étrange et polymorphe, tous est possible"
Revue Alibis

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